La recente cronaca nera ha riportato su tutte le testate giornalistiche la tragica scomparsa di Annamaria Sorrentino avvenuta il 16 agosto u.s. per cause ancora sconosciute e in via di accertamento.
Programmi di approfondimento si stanno occupando di questa terribile storia che ha scosso la comunità sorda sia per il presunto gesto estremo compiuto dalla Sorrentino e sia per l’immagine distorta e snaturata della sordità rappresentata nei talk show che trattano il caso.
In più occasioni i sordi sono stati definiti “diversi”, intellettivamente minorati, confusionari, volubili e bugiardi a causa della loro disabilità, per le contraddizioni emerse dalle “deposizioni” di Paolo, marito della defunta Annamaria; incongruenze riconducibili ad una traduzione non letterale delle incalzanti e puntigliose domande formulate dai giornalisti e psicologi presenti in studio e dalla imperfetta messa in voce che ha involontariamente ed erroneamente evidenziato incoerenze nelle dichiarazioni del marito. Tutto ciò ha scatenato numerose critiche sui social network da parte degli udenti che hanno denigrato indegnamente la comunità sorda.
Per quanto sopra esposto è evidente che la scrivente Sezione intende attenzionare l’opinione pubblica sull’assenza di diversità inabilitanti dei sordi, dal punto di vista cognitivo, ma evidenziare mere difficoltà di interfacciamento tra la comunità sorda e quella udente.
Segue il video del Consigliere Provinciale ENS Bari dr Dario Palazzo